Si dice che il sapore e il profumo di un buon vino sia da attribuire alla sua provenienza. Conoscere le caratteristiche del territorio dove è situata una cantina è di fondamentale importanza: vi permette di scoprire quali sono le sfaccettature del vino prodotto in loco e le peculiarità dell’area geografica in questione.

È per questo che oggi vedremo quali sono le qualità che rendono Valdobbiadene e il suo Prosecco DOCG più unici che rari!

Il microclima e il terreno della Città del Vino

Il territorio gode di una posizione speciale proprio perché è situato tra il mare della Laguna di Venezia e le Prealpi. Questa locazione garantisce un microclima ideale: 12.3° C di media annuale e una ventilazione continua, la quale permette all’uva di asciugarsi molto velocemente anche dopo le tipiche e abbondanti piogge estive. In particolare, le colline di Valdobbiadene sono perfette per ospitare le coltivazioni di uva Glera. Questa tipologia di vitigno tollera a fatica il ristagno ma, grazie alla pendenza delle colline, l’acqua viene drenata rendendo il terreno ottimale.

Il suolo di Valdobbiadene invece ha origini parecchio antiche e molto particolari: derivano dal sollevamento di terreno marino e lacustre e le colline hanno subito il rimodellamento dei ghiacci delle Dolomiti. L’intervento dei ghiacciai dolomitici hanno permesso lo slittamento di materiale terroso a valle e questo aspetto ha dato origine a un suolo molto profondo e composto da metalli, roccia e sabbia. La consistenza del terreno collinare invece si presenta più “morbido” e di conseguenza filtrante. Questa coesistenza di differenti tipologie di suolo ha permesso il formarsi di altrettante microzone geografiche molto singolari e diverse tra loro all’interno dei comuni di Valdobbiadene e Conegliano.

Dove la cultura del vino fonda le sue radici

Nel territorio di Valdobbiadene l’intervento dell’uomo è sempre stato rilevante ma mai invasivo. Si può dire infatti che il rapporto essere umano-natura sia stato sin dagli inizi in sintonia e caratterizzato da un profondo rispetto. La morfologia delle colline, che si presentano parecchio ripide, mette il contadino nella condizione di lavorare duramente proprio perché la pendenza richiede una manodopera più minuziosa e faticosa per la produzione del Prosecco.

Per coltivare l’uva nel territorio di Valdobbiadene si impiegano almeno 600 ore e la maggior parte delle cantine che troverete in questa zona sono piccole realtà a conduzione familiare, per un totale di circa 3000 coltivatori. Ecco quindi perché si parla di vino “fatto a mano” e perché ogni bottiglia può essere considerata un vero e proprio tesoro.

Perché il Prosecco è Superiore?

Il Prosecco di Valdobbiadene è un vino elegante, delicato, profumato ma soprattutto pluripremiato. Nel 2009 infatti è stato classificato con la denominazione DOCG che corrisponde al livello qualitativo più alto esistente in Italia. In particolare lo Spumante di Valdobbiadene è quella tipologia che viene definita Superiore. Sapete perché?

Grazie all’esperienza del coltivatore, per la produzione del Prosecco vengono miscelate le uve che provengono da diverse zone della Valdobbiadene e che di conseguenza hanno differenti peculiarità. Ecco perché questo vino si può gustare in diverse varianti che sanno accontentare chiunque: dall’Extra Brut, molto secco, all’Extra Dry più zuccherino e amabile.

Venite a scoprire il vino MettoSantin!

Abbiamo quindi visto quali sono le principali caratteristiche che rendono il territorio di Conegliano-Valdobbiadene unico e perché lo possiamo considerare il cuore pulsante della produzione di vino italiana.

Che ne dite ora di assaggiare il nostro Prosecco? Ordinatelo online oppure venite a trovarci in cantina!